Gaeta (lunedì, 13 ottobre 2025) — La Polizia di Stato di Latina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre persone accusate di aver messo in atto la truffa del finto carabiniere ai danni di un’anziana residente a Gaeta. L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Cassino e ha portato a due arresti in carcere e uno ai domiciliari con braccialetto elettronico.
Di Mirko Aglianò
Come riporta IlFaroOnline.it, la truffa era stata segnalata nei giorni scorsi da diversi cittadini, che avevano ricevuto telefonate da numeri apparentemente riconducibili alla stazione dei carabinieri di Gaeta. Attraverso un falso allarme giudiziario, i truffatori convincevano le vittime a consegnare denaro o beni preziosi per “metterli al sicuro”.
A cadere nella rete, una donna anziana contattata da un uomo che si è spacciato per carabiniere: secondo il racconto inventato, sarebbero stati fermati quattro algerini in possesso del suo indirizzo. Per proteggerla, le è stato chiesto se avesse valori in casa. Poco dopo, un complice si è presentato sotto la sua abitazione e ha ritirato i gioielli.
Il giorno seguente, con la stessa tecnica, la vittima è stata convinta a recarsi in banca ed effettuare due bonifici a favore degli indagati. Solo successivamente si è resa conto del raggiro e ha denunciato tutto alla polizia.
Le indagini hanno permesso di ricostruire ruoli e responsabilità: il promotore della truffa era un uomo ai domiciliari nel Beneventano; un complice di Napoli è stato riconosciuto come colui che ha ritirato i preziosi; il terzo, residente in provincia di Caserta, gestiva i rapporti logistici. Grazie ad accertamenti bancari, analisi dei telefoni e riscontri testimoniali, il gip ha disposto le misure cautelari.
I tre sono stati arrestati tra Caserta, Benevento e Napoli e trasferiti nei carceri di Santa Maria Capua Vetere e Benevento, mentre uno è ai domiciliari.
Immagine di repertorio
Last modified: Ottobre 13, 2025

